Nel 1964, Michel Sanouillet fa apparire presso le Editions L’Œil du temps, una monografia dedicata a Francis Picabia. Vi compare, a pagina 37, questa riproduzione in bianco e nero di L’Œil Cacodylate, (sostenevo precedentemente che si trattava di una foto di Man Ray ma non ne sono più del tutto certo. In questa riproduzione, anteriore a quella a cui rinvio sempre, manca una sola firma, quella dell'attore americano Roscoe "Fatty" Arbuckle [3]. L'esecrabile Maurice Sachs* nel suo molto incerto Au temps du Bœuf sur le Toit [Al tempo del Bœuf sur le Toit] notifica la presenza dell'attore a Parigi:
1922 (taccuino di Blaise Alias)
Il grosso e coraggioso Fatty che era venuto a fare il generoso sulla tomba del Milite Ignoto si è ficcato in un terribile scandalo a Hollywood. Ha ucciso una giovane rovesciandola sottopsopra per divertimento e appoggiatlala sul pavimento sulla testa versandogle del ghiaccio dove gli uomini non si presentano generalmente che con ardore. Fatty sta per essere arrestato ed i suoi film proibiti in tutti gli Stati Uniti.
Difficile, molto difficile raccogliere informazioni esatte sulla presenza, all'inizio del 1922, di Fatty a Parigi. In quali condizioni l'attore ha apposto la sua firma? In presenza di Picabia? Bisognerebbe poter effettuare delle ricerche alla BNF. Sia quel che sia, Fatty non avrebbe né violentato né ucciso la bellissima Virginia Rappe nel settembre 1922 (la starlette morirà in realtà di peritonite) L'attore sarà sgravato da ogni dubbio e prosciolto per tre volte al termine di un processo che, rilanciato dalla stampa scandalsitica, causerà il suo affondamento professionale.
Questa riproduzione, dunque, mostra L'Occhio prima della "caduta", ma anche prima dei due collages rappresentanti il cranio di Duchamp [1] tosato a forma di cometa ed interamente rasato. Il primo collage è stato realizzato a partire da una foto, raramente riprodotta, di Man Ray (1921) e il secondo a partire da una foto datata 1919, epoca in cui Duchamp risiede a Buenos Aires e dove si fa interamente rasare la testa, come lo testimonia una lettera che egli invia a Jean Crotti: "[…] I lost my hair a while ago but an energetic treatment by Yvonne and my close-shaven cut seems to have saved it for a while.**
Questa riproduzione permette anche di leggere il commento, quasi cancellato, di Man Ray: "regista di pessimi film" [4]. Sei mesi prima, nel giugno del 1921, Man Ray firmava anche una famosa lettera indirizzata a Tristan Tzara ***. Infine, [2], si nota il collage parziale di una fotografia oggi molto nota, di Man Ray.
* Vedere l'eccellente testo di Thomas Clerc, Maurice Sachs le désœuvré, apparso recentemente presso le edizioni Allia.
** Vedere Ephemerides on and about Marcel Duchamp and Rrose Sélavy, J. Gough-Cooper et J. Caumont, Thames and Hudson, 1993.
*** L'intestazione di questa lettera è ornata con un fotogramma rappresentante la "baronessa" Elsa von Freytag Loringhoven, nuda, il pube rasato, in una posa delle più suggestive. Senza dubbio tratto dal film (perduto o distrutto) che Man Ray e Duchamp girarono nel 1921, questo documento è la sola traccia di questa realizzazione nel corso della quale la "baronessa" si rasò davanti all'obiettivo dei due compari.
Fabrice Lefaix
[Traduzione di Elisa Cardellini]
LINK al post originale:
Le jeu des quatre différences