In attesa delle giuste celebrazioni che vi saranno nel mondo colto per il primo centenario del grande movimento Dada di arte totale, intendiamo parlarne con un grande anticipo di modo che giungendo la fatidica data molti non siano presi alla sprovvista grazie al mio blog.

È Tristan Tzara che bisogna citare del gruppo dada di cui il movimento riveste un carattere internazionale. Dada non persegue nessuna forma artistica. Dada rivendica l'idiozia pura. Non dimentichiamo che i dada hanno spogliato le parole del loro carattere usuale e quest'ultima dunque non potrebbe avere un senso peggiorativo. Ciò significa che Dada non procede per le solite strade della ragione. Dada è un disorientamento radicale del senso comune. A questo riguardo i dada dispiegano una vera ingegnosità nell'essere idioti. Essi evitano con cura tuuto ciò che non è l'inversione dei valori. Liberarsi di ogni acquisizione intellettuale allo scopo di non essere più ingannati da se stessi, questo è l'oggetto che persegue Dada. Per rovesciare il nostro modo di vedere, Dada modifica il nostro modo di parlare. Vuole sciogliere le parole agglutinate dall'uso e che si attraggano tra di loro come la limatura aderisce alla calamità. Tristan Tzara in uno dei suoi manifesti ci prescrive la seguente divertente ricetta:
Per fare una poesia dadaista
Prendete un giornale
Prendete delle forbici
Scegliete in un giornale un articolo avente la lunghezza che intendete dare alla vostra poesia
Ritagliate l'articolo
Ritagliate in seguito con cura ognuna delle parole che formano quest'articolo e mettetelo in un sacchetto
Mescolate con calma
Estraete in seguito ogni ritaglio uno dopo l'altro nell'ordine in cui le avete estratte
Ricopiate con cura
La poesia vi somiglierà
Ed ecco finalmente uno scrittore infinitamente originale e di una sensibilità affascinante, ancora incompreso dal volgo.
Attiro la vostra attenzione su questa frase: "La poesia vi somiglierà". Tristan Tzara ha ragione. Con questo procedimento le parole avranno acquisito un valore intrinseco. Nuovi rapporti si delineeranno tra di loro. Avrete creato il vuoto e scoprirete più facilmente la parte di inconscio che determina le vostre azioni. Inoltre, tutti gli scrittori che hanno voluto ricrearsi un vocabolario secondo la loro intima visione del mondo hanno praticato mentalmente questa operazione.
Ma Dada ha un significato più generale. Non vi è nessun campo in cui non si estenda la sua influenza negativa. In realtà Dada è uno stato di spirito assurdo a cui nulla sfugge. "I veri dada sono contro Dada" e, infatti, chi non trotta sul suo dada all'ora presente? Francofilia, germanofobia non sono che delle variazioni di Dada allo stato positivo. Dada ha sperimentato tutto e non nulla ha potuto soddisfare il suo bisogno di diversità.
Dada è un microbo vergine
Dada è contro il carovita
Dada
Società anonima per lo sfruttamento delle idee
Dada ha 391 atteggiamenti e colori diversi secondo il sesso del presidente.
Si trasforma-afferma- sostiene allo stesso tempo il contrario- senza importanza- grida- pesca con la lenza
Dada è il camaleonte del cambiamento rapido ed interessato
Dada è contro il futuro. Dada è morte. Dada è idiota.
Viva Dada. Dada non è una scuola letteraria urla
Tristan Tzara.
L'idiozia pura è la panacea universale. Gli atti ragionevoli non procurano che degli inconvenienti. È ciò che permette a Tristan Tzara di concludere: "Sottoscrivete Dada il solo prestito che non apporta nulla".
Paul NEUHUYS
[Traduzione di Elisa Cardellini]