Al Tempo dell'Occhio Cacodilato
Panorama bio-icono-bibliografico dei sessanta firmatari di L'Occhio Cacodilato di Francis Picabia (1921)
Foto di un luogo mitico
Fabrice Lefaix
Mentre non me lo aspettavo, ho ricevuto il catalogo dell'esposizione "Au temps du Bœuf sur le Toit" [Al tempo del Bue sul Tetto].
Soddisfatto (per avervi scoperto alcuni documenti che non conoscevo), un po' deluso (di non trovare, ad esempio, la riproduzione del pezzo 249 dell'esposizione: Carta dei champagne del "Bœuf sur le Toit", illustrato da un disegno di Jean Cocteau) e contento (di constatare che le notizie di alcuni firmatari di L’Œil Cacodylate rimangono relativamente brevi). Meravigliato di trovare la riproduzione di un guazzo di Jean Hugo (sfortunatamente in bianco e nero), una delle sue ultime produzioni, e giustamente dedicate all'interno di Bœuf sur le Toit (lato Bar).
Jean Hugo, Ricordo del Bœuf sur le Toit, aprile 1981.
Nel suo guazzo, Jean Hugo ha rappresentato L’Œil Cacodylate (sul quale credo di riconoscere i nomi di Tzara, Milhaud e De Massot) appeso al muro destro, vicino al piano sul quale suonano Clément Doucet, poi Jean Wiéner, il quale comporrà la musica del film Touchez pas au grisbi nel 1954. Dettaglio importante, e che contraddice la leggenda di una delle rare fotografie (1924- Man Ray?) prese all'interno di Le Bœuf sur le Toit:
"Si riconosce a sinistra, seduto sotto L’Œil Cacodylate di Picabia, Louis Moysès […]. Ora, dopo la scoperta di questa foto, mi è sempre sembrato che Louis Moysès era del tutto semplicemente seduto sotto uno specchio. Una riproduzione ingrandita di questa foto figura nel catalogo Artcurial e permette di constatare i riflessi delle bottiglie allineate sul bar. Ma è probabile che L’Œil sia stato protetto da un vetro. Si deve dunque non fidarsi della memoria di Jean Hugo, che pone L’Œil sul muro di destra? Dettagli insignificanti!
Infine, altra sorpresa, questo disegno accompagnato da un ritratto collage di Maurice Sachs nel 1925: "mio caro Raoul [Leven] perché pensi a me e al [Bœuf sur le Toit] durante il suo bel viaggio".
Ho posto in rilievo, una volta di più, gli stessi rimpianti, gli stessi ricordi evocanti Le Bœuf sur le Toit, nel far credere che questo luogo, in questi anni venti, fu teatro di una vita magnifica e priva di preoccupazioni. Ho ripensato al testo di Roland Barthes (Au "Palace" ce soir - 1978 - Œuvres complètes, tome V, pp 456-458, Le Seuil).
e mi sono chiesto cosa poteva essere un luogo mitico (come lo fu Le Bœuf sur le Toit) oggi.
[Traduzione di Massimo Cardellini]
Alors que je ne l'attendais plus, j'ai reçu ce soir le catalogue de l'exposition Au temps du " Bœuf sur le Toit ". Satisfait (pour y avoir découvert quelques documents que je ne connaissais pas)...
http://dadaparis.blogspot.com/2006/08/clichs-dun-lieu-mythique.html